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La Composizione Fotografica


Vediamo qualche elemento di composizione. Gli elementi che seguono non sono peculiari della fotografia ma sono condivisi con la pittura il fumetto ed il cinema. Vediamo allora i vari modi in cui si puo’ riprendere la figura umana. Nella foto a fianco sono rappresentati le diverse modalita.
Primissimo Piano (PPP):  è l'inquadratura centrale di un viso (non del tutto intero).
Primo Piano (PP):  quando riprendo il viso completo ed il collo della persona.
Mezzo Busto (MB):  quando mi allargo e riprendo anche le spalle e mezzo busto della persona (come nei vecchi telegiornali).
Piano Medio (PM):  se riprendo la figura dalla vita a tutta la testa.
Piano Americano (PA):  nato ad Hollywood, per riprendere fino alle ginocchia e far vedere il cinturone e la pistola.
Totale o Figura Intera (FI): la persona è completamente al centro dell'inquadratura, dalla testa ai piedi.
Campo Medio (CM): detto anche totalino  è visibile la figura umana posta in una ambientazione visibile e riconoscibile.
Campo Lungo (CL): detto anche totale la fotocamera mostra una porzione di location molto ampia. intorno all'attore.
Campo Lunghissimo (CLL): o totalone quando si riprende la figura umana a grande distanza immersa nel paesaggio circostante.
Possiamo quindi classificare le inquadrature in campi e piani. I Piani sono inquadrature concentrate sulla figura che mostra dalla sua totalità ai dettagli. I Campi sono inquadrature in cui si da maggior risalto allo spazio circostante dove, se presente, si muove la figura umana.
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Esempio 1
Osservando attentamente un quadro, un film o una fotografia, si nota che il soggetto, anche se in primo piano, si trova sempre leggermente decentrato rispetto agli assi dell’inquadratura. In questo modo si crea nello spettatore un senso di aspettativa e, se da un lato il soggetto inquadrato perde parte della sua completezza descrittiva, dall’altro aumenta il valore comunicativo nel suo complesso.

Come regola generale, lo spazio vuoto (aria) deve essere maggiore nella direzione dello sguardo del soggetto, rispetto a quella lasciata alle sue spalle. Un leggero decentramento del soggetto, quindi, accresce l’interesse dello spettatore, poiché gli vengono offerti altri elementi di indagine: nella parte libera dell’immagine, infatti, possono essere inseriti oggetti o altri elementi capaci di trasmettere nuove informazioni. E anche se tale porzione resta vuota, sussiste una certa tensione verso ciò che si immagina esservi fuori campo, nella direzione seguita dallo sguardo del soggetto.
 
I punti principali di tale teoria dell’immagine sono ripresi dal libro La foto :
a) La figura deve essere in risalto rispetto allo sfondo.
b) La superfice più piccola è in genere la figura, quella più grande lo sfondo.
c) La figura e lo sfondo non possono essere recepiti contemporaneamente.
d) Elementi molto vicini e piuttosto simili da un punto di vista visuale vengono conglobati in una figura unica.
e) Forme chiuse e simmetriche vengono in preferenza intese come figura unica.
a) usare meno colori possibile.
b) usare o colori simili o in forte contrasto (per es. complementari).
c) la grande luminosità di un colore deve essere bilanciata dalla bassa luminosità di un altro.
d) idem per colori molto e poco saturi. In questi ultimi due casi il rapporto fra le superfici può anche essere di 3-4 a 1 in favore del colore meno saturo o meno luminoso.
In definitiva la regola che sottende tutte quelle ora esposte è che un’immagine risulta equilibrata e armoniosa se la somma di tutte le tonalità usate dà un grigio medio. Come si vede i criteri che guidano un autore nella scelta dei colori e della colorazione sono molti e complessi.
Inoltre gli angoli di inquadratura sono:
--inquadratura frontale.
—inq. dall’alto (plongèe).
—inq. dal basso (contre-plongèe).
Gia’ a meta’ dell’800, la fotografia e l’arte giapponese si divisero il merito di aver portato nell’arte la voga delle composizioni asimmetriche contro lo’estetica bizantina e neoclassica.
Di norma non si usano quindi gli assi centrali se non  per enfatizzare un messaggio od una simmetria. (ricordiamo che le norme non sono valori assoluti, la tecnica aiuta ad avere mediamente buone foto, ma spesso la grande foto e’ di rottura con i valori consolidati del periodo.).
Se non si devono usare gli assi centrali ci si puo’ avvalere della regola dei terzi di origine pittorica.
Si divide il frame in tre perti uguali sia in orizzontale che in verticale:
Gli elementi principali della foto si devono trovare lungo le linee immaginarie della regola dei terzi od agli incroci delle stesse.

Questa legge prende origine dalla Sezione Aurea: ovvero preso un segmento AB esiste un punto C tale per cui AC è medio proporzionale tra l’intero e cio’ che resta. Da sempre questo punto C conferisce alle compusizioni un equilibrio che sa di soprannaturale, infatti la proporzione AB:AC=AC: CB è detta anche divina proporzione.

Vediamo nella figura che c’e’ poco divario tra la sezione aurea e la regola dei terzi comunemente adottata in fotografia.
(da “leggere la fotografia”)
Regola dei Terzi
Sezione Aurea
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Ora i tutorial sono presenti anche su photographers.it che ringrazio per la possibilita’ che mi sta sta dando di raggiungere un pubblico piu’ vasto e soprattutto perche’ penso di aver fatto e stare ancora facendo un lavoro che puo’ essere utile.
Grazie a tutti.
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