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Credo di dovere delle scuse alla rivista PRIVATE per le poche parole e le poco incoraggianti opinioni che ne avevo espresso a suo tempo.
ho effettuato una delle forme di abbonamento previste sul sito ricevendo alcuni numeri vecchi ed alcuni numeri nuovi e quello che si vede bene e' un percorso della rivista e qualcosa di molto interessante.

Prima di tutto il passaggio dalla lingua italiana ad una traduzione equa tra italiano ed inglese fino agli ultimi numeri con solo l'editoriale bilingue mentrei testi sono quasi esclusivamente in inglese.

Probabilmente il numero che avevo preso a suo tempo non era abbastanza per rendere giustizia alla rivista, ma l'autofinamento quello mi permetteva a suo tempo.

Confesso che pur credendo/illudendomi di saper abbastanza bene l'inglese ho trovato alcuni testi molto difficili, forse perche' poesie e non normale prosa, credo anche che ormai definirla rivista italiana non sia corretto, italiana e' l'origine ma l'orizzonte internazionale.

Buone le scelte fotografiche dei vari numeri che ho avuto modo di leggere.