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Esperimenti estivi, L'emulsione liquida della WORK
Di mauro (del 16/08/2005 @ 02:03:42, in Tutorial, linkato 7694 volte)

Era da un po' che ci pensavo, da quando mi era capitato di vedere delle opere fotografiche su legno molto suggestive. Come realizzare qualche cosa del genere considerando 1. che non possiedo piu' un proiettore e 2.che ormai buona parte degli scatti che realizzo sono in digitale?

Ebbene, dopo varie ricerche sono arrivato ad una strada che rtengo perseguibile e dui ora vi racconto. Per quanto riguarda le foto digitali ed il negativo ho convertito alcune immagini in negativo con Photoshop (dopo aver prima trasformato l'immagine in Bianco e Nero) e poi le ho stampate su carta da lucido, ottenendo cosi' un "grosso" negativo formato A4, adatto per una stampa a contatto di buone dimensioni.

Ho acquistato una amulsione liquida della WORK (che costa un po' meno della piu' rinomata MACO) ma esistono varie soluzioni interessanti, da quelle commerciali: WORK, MACO, ROCKLAND a quelle autoprodotte: come il procedimento della gomma bicromata.

L'emulsione liquida si puo' applicare a qualsiasi superficie come legno, ceramica, stoffe ecc. ma non sui metalli che potrebbero alterarne le proprieta'. Le Istruzioni non sono poi molto esaustive e sinceramente ho sprecato buona parte della boccetta di liquido. Dovete considerare, quando iniviate la distribuzione che le lastre (di legno nel mio caso) devono essere lasciate asciugare in piano ed al buio per uno o due giorni, e che poi devono essere riposte al buio in modo che possiate impressionarne una alla volta.

Il liquido va scaldato a bagno maria e poi distribuito facendo attenzione a non generare bollicine o gocce, in modo molto uniforme e in modo ci sia solo un piccolo strato.

Dopo l'asciugatura si puo' procedere con l'impressionare la superficie appoggianto il negativo e coprendolo con il vetro di una cornice a giorno (tipo pico glass). Si puo' usare una qualsisi luce. Ovviamente bacinelle e liquidi per lo sviluppo servono comunque, dato che ci troviamo di fronte ad un normale sviluppo.

Il liquido che ho usato corrispondeva ad una carta di gradazione 3 (non e' un multigrade come adesso si e' abituati a lavorare) mi ero quindi procurato anche una confezione di carta grad. 3 per effettuare le prove di esposizione senza sprecare il supporto "pregiato"

Qesti sono i primo risultati. Cliccando potete vedere il particolare ingrandito.