E' probabile che questa enorme massa di immagini abbia finito col costruire un muro insormontabile piuttosto che un ponte, tra noi e il reale.
E' possibile anche che la fine imminente della fotografia analogica a favore delle immagini digitali, che inevitabilmente fanno perdere alla fotografia il suo prestigio di documento, di traccia del reale , finiranno col cambiare la ragione e il senso stesso del fotografare.
Già l'enorme diffusione dei telefonini che fanno foto ha trasformato il fotografare da consapevole scelta di istanti significativi da ricordare in gesto compulsivo di effimero appunto della quotidianità, da cancellare subito dopo. Immagini usa e getta, tempo usa e getta, come tutto il resto.
Forse non ci interessa più la fotografia come sfida al tempo ed esercizio di memoria. Forse quello che sempre di più chiederemo alla fotografia digitale e ai computer saranno immagini finzione di vite che non abbiamo vissuto e fingeremo di aver vissuto.
In definitiva, anche la chirurgia plastica, figlia del ritocco fotografico, è un tentativo di fermare il tempo.
Siamo lieti di annunciare che si sono concluse le trattative con la Società inglese ILFORD che è stata interamente acquistata da Fotomatica s.a.s.. Questa operazione, che ci ha visto acquisire l'intero pacchetto azionario della Società inglese, è stata resa possibile grazie all'interessamento di importanti funzionari che hanno a cuore la fotografia in bianco e nero di cui la Società inglese rappresenta un emblema importante.
Assicuriamo tutti gli appassionati di camera oscura e del bianco e nero che ci attiveremo nei tempi più brevi possibili per rendere nuovamente disponibili tutti i prodotti Ilford.